MUSICAL

Una delle espressioni di maggiore notorietà della cultura audiovisiva del Novecento, il musical è un tipo di spettacolo teatrale che si è affermato a New York nell’epoca del cinema muto. L’innovazione tecnica del sonoro cinematografico e quindi la possibilità di mettere in scena dei film in cui tutti “parlano, cantano e danzano” (pubblicità di The Broadway Melody) è stata senza dubbio un momento importante per il genere teatrale newyorkese che, dal termine degli anni Venti, nel diventare persino un tipico genere del cinema statunitense, ha beneficiato della notevole diffusione mediatica sia tra il pubblico nordamericano sia in quello del resto del mondo. Con l’avvento del sonoro, infatti, le maggiori case di produzione di Hollywood iniziarono ad acquistare alcune delle imprese di New York attive nell’editoria musicale, acquisendo così interi cataloghi di musiche e di canzoni da utilizzare per il nuovo cinema, e molti dei principali protagonisti di Broadway, attratti da ulteriori e più remunerative occasioni professionali, parteciparono alle produzioni hollywoodiane (Fred Astaire e Ginger Rogers sono i più noti, ma non furono soltanto ballerini e ballerine e cantanti a trasferirsi in California).

La rassegna, ideata da Raimondo Aleddu e curata in collaborazione con Maria Carmela Contini, omaggiando la nascita del musical cinematografico, propone due commedie del cinema classico americano nelle quali “Hollywood mette in scena Broadway" in altrettanti racconti dell’allestimento di spettacoli teatrali ai tempi della crisi economica successiva al crollo della borsa di Wall Street, nel 1929.
I film scelti sono anche chiari esempi di cinema del New Deal, ottimista e civilmente solidale (come le politiche di contrasto alla Grande Depressione intraprese dagli USA governati da Franklin Delano Roosevelt).
In questo particolare omaggio, le coreografie di Busby Berkeley (che diresse pure le riprese delle scene danzate dall’intero corpo di ballo), sono il principale elemento spettacolare dei due film:
memorabili le immagini dei magistrali effetti geometrici e caleidoscopici creati dalla danza corale valorizzata dalla regia cinematografica. La tecnica della ripresa dall’alto, innovazione di recente utilizzo, in Berkeley sarà il carattere distintivo inconfondibile della sua partecipazione ai film della Warner Brothers.
42nd Street e Gold diggers of 1933 possono essere annoverati come opere molto significative della produzione Warner di quegli anni e ancora oggi rilevanti film ‘stage-backstage’. Il primo è citato - allusivamente - in una lunga scena del cult movie Il grande Lebowski;
il secondo - cinema nel cinema - in Bonnie e Clyde (Gangster Story).
Locandina Rassegna MUSICAL - Grafica di Raimondo Aleddu
Locandina Rassegna "MUSICAL" - Grafica di Raimondo Aleddu