Freaks

Freaks (Tod Browning, 1932)

 

Con Wallace Ford, Roscoe Ates, Olga Baclanova.

Titolo originale: FREAKS

Genere Horror - USA, 1932, durata 60'

 

Scelto come secondo film per la Rassegna

"Il Folle cinema di Tod Browning" da Stefano Simbula.

 

Presentato e discusso martedì 14 maggio 2019

Il Folle cinema di Tod Browning

UN IMPERDIBILE CIRCO DEGLI ORRORI

Un classico dell'orrore, ritirato quasi subito dopo la prima dal boss della MGM che lo giudicò (dal suo punto di vista non aveva torto) troppo duro per i delicati stomaci degli spettatori del 1932.

Recensione di Giancarlo Zappoli su mymovies.it

Un imbonitore mostra a un pubblico inorridito un essere umano di cui lo spettatore non vedrà le sembianze sino alla fine e ne racconta la storia. Si tratta di Cleopatra, una bella e malvagia trapezista di un circo le cui principali attrazioni sono persone con malformazioni fisiche che li fanno definire come 'mostri'. Cleopatra attrae l'attenzione di Hans, affetto da una particolare forma di nanismo, il quale incurante dell'amore che prova per lui la fidanzata Frieda che ne condivide la disabilità, accetta di sposarla non capendo che la donna è attratta solo dalla sua ricchezza. Quando però Cleopatra si spingerà troppo oltre saranno i freaks a punirla severamente.


Ci sono film che sono entrati nella leggenda per i motivi più diversi ma sono pochi che hanno avuto un percorso complicato come questo. A partire dalla stesura della sceneggiatura basata su un testo di Clarence Aaron 'Tod' Robbins e scritta da Willis Goldbeck al quale era stato chiesto un copione "orribile" dal tycoon della MGM Irving Thalberg. Il quale diede il via alla produzione salvo decidere di apportare pesanti tagli al film dopo il primo test screening. Ciò non gli permise però di bloccare la prima del 28 gennaio 1932 al Fox Theatre di San Diego che fu la sola non censurata dell'epoca. Basti pensare che il film venne vietato in diversi Stati dell'Unione, nella Germania nazista e nell'Italia fascista. Anche dopo la caduta dei regimi non ebbe vita facile perché urtava la sensibilità perbenista di quella parte di pubblico che, non avendo ancora accettato la disabilità nelle sue varie forme, non voleva vederla rappresentata.


Perché in Freaks molti dei protagonisti sono affetti da reali malformazioni ma Tod Browning, mostrandole apertamente, non voleva solleticare gli istinti più bassi delle platee. Il suo obiettivo era esattamente l'opposto e c'è un'inquadratura che da sola è sufficiente per sostenere questa lettura. Quando Madame Tetrallini viene scoperta in un parco privato mentre fa giocare alcuni dei disabili e rischia di essere cacciata, li stringe a sé con lo stesso gesto che ha Maria in Metropolis nei confronti dei figli degli operai che porta in visita nella residenza dei ricchi. È lo stesso abbraccio che Browning riserva ai suoi personaggi dei quali sottolinea l'umanità che l'aspetto "mostruoso" non ha intaccato. Mentre si assiste alla loro vicenda sembra di sentir risuonare le parole che Shakespeare affida a Shylock in "Il mercante di Venezia": "Se ci ferite noi non sanguiniamo? Se ci solleticate noi non ridiamo? Se ci avvelenate noi non moriamo? E se ci fate un torto non ci vendicheremo?".

Piero Di Domenico 

La bella trapezista Cleopatra (Olga Baclanova) finge di amare il nano Hans (Harry Earles) e lo sposa per derubarlo e avvelenarlo con la complicità dell'atleta Hercules (Henry Victor), Il piano viene però scoperto dagli altri "mostri" del circo (i freaks che danno il titolo al film) che compiono la loro vendetta mutilando orrendamente i due amanti. Film maledetto e leggendario, prima prodotto e poi rinnegato dalla MGM, "Freaks" costituisce un inno perturbante alla mostruosità innocente contro la normalità colpevole. Browning temperò la sceneggiatura straziante con una regia quasi chirurgica nel tentativo - riuscito - di esaltare l'umanità dei freaks senza alcuna morbosità: i protagonisti sono i "diversi", gli scherzi della natura, che uniti tra loro e regolati da una sorta di legge d'onore, si scontrano con la crudeltà e la perversa attrazione dei 'normali'.